Basics del Profilo della Sanità in Italia
- Chiara Rinaldi
- 18 mar
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 20 mar

L'Italia è riconosciuta per avere uno dei sistemi sanitari più avanzati in Europa, caratterizzato da un forte focus sulla prevenzione e sull'accesso universale alle cure. Tuttavia, il paese deve affrontare sfide importanti, come l'invecchiamento della popolazione, le disuguaglianze regionali nella qualità dell'assistenza e la necessità di migliorare la sanità territoriale.
Questa overview fornisce una panoramica sui principali indicatori di salute, i fattori di rischio e l'organizzazione del sistema sanitario italiano.
Stato della Salute in Italia
Il sistema sanitario italiano ha contribuito a raggiungere un'elevata aspettativa di vita, tra le più alte in Europa, pari a 83 anni. Tuttavia, la pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto significativo, riducendo temporaneamente questo valore. L'Italia si trova anche ad affrontare una transizione demografica caratterizzata da un rapido invecchiamento della popolazione e da un calo della natalità.
Le principali cause di morte nel paese sono le malattie cardiovascolari e il cancro (responsabili del 40% dei decessi prevenibili). Le ischemie cardiache e il tumore al colon-retto sono, invece, le principali cause di morte trattabile.
Il tasso di mortalità infantile è molto basso, un indicatore positivo della qualità dell'assistenza materno-infantile. Attualmente, il 23% della popolazione ha più di 65 anni, e si prevede che questa percentuale salirà al 34% entro il 2050. Nel 2020, il tasso di natalità ha registrato un valore di 6,8 nati per 1.000 abitanti, con un totale di 404.892 nati, segnando un nuovo minimo storico. Anche il numero medio di figli per donna è sceso a 1,24, in diminuzione rispetto agli anni precedenti.
Guardando al futuro, si prevede che l'aspettativa di vita possa tornare a crescere nei prossimi anni; tuttavia, l'invecchiamento della popolazione comporterà nuove sfide per la sostenibilità del sistema sanitario.
Fattori di Rischio e Prevenzione
I fattori di rischio giocano un ruolo cruciale nello stato di salute della popolazione. In Italia, i principali rischi per la salute sono legati allo stile di vita, all’inquinamento e alle abitudini comportamentali. L'aumento del fumo e della sedentarietà tra i giovani rappresenta una sfida per il futuro.
Fumo
Il 20% degli adulti fuma, con un aumento tra i giovani registrato negli ultimi anni.
Il consumo di tabacco è uno dei principali fattori di rischio per malattie cardiovascolari e tumori.
Si osserva anche un aumento del vaping, soppratutto tra i giovani.
Obesità e Stile di Vita
• Il 10,2% degli adulti è obeso, un valore che, sebbene inferiore alla media UE, è in crescita.
Consumo di Alcol
• Il consumo tra gli adulti è inferiore alla media UE, ma sta aumentando tra gli adolescenti.
Attività fisica
• I livelli di attività fisica sono tra i più bassi in Europa, specialmente tra i giovani.
Inquinamento Atmosferico
• L’Italia ha livelli di inquinamento tra i più alti d’Europa, con il particolato fine (PM2.5) che causa il 4% dei decessi totali. Milano è l'area più inquinata del paese e si colloca al terzo posto delle città più inquinate al mondo.
Per quanto riguarda la prevenzione, il Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025 e il Piano Oncologico Nazionale 2023-2027 sono stati sviluppati con l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze regionali nei programmi di prevenzione e screening, assicurando così un accesso più equo ai servizi di salute per tutta la popolazione.
Il Sistema Sanitario
Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) garantisce cure gratuite o a basso costo a tutti i cittadini italiani, seguendo un modello universalistico e finanziato tramite la fiscalità generale. Tuttavia, presenta delle criticità, tra cui il sottofinanziamento rispetto ad altri paesi europei e la crescente necessità di personale medico e infermieristico.
Finanziamento e Spesa Sanitaria
• Il 9,4% del PIL è destinato alla sanità, un valore inferiore alla media UE dell'11%.
• Il 75% della spesa sanitaria è finanziato pubblicamente, mentre il 22% è a carico diretto delle famiglie (out-of-pocket).
• L’ 11% della spesa sanitaria è destinata ai farmaci.
Personale Sanitario
• Medici: L'Italia conta con più di 243.000 medici praticanti, con un rapporto di 410,4 medici ogni 100.000 abitanti (in linea con la media UE). Tuttavia, c’è una carenza di medici di base (meno di 40 milla e con una riduzione del 20% rispetto all’inizio del secolo), soprattutto in alcune regioni. Le tre regioni con il numero assoluto di medici di base sono Lombardia, Lazio e Sicilia, mentre le tre regioni con il minor numero assoluto di medici di base sono Valle d’Aosta, Molise e Bolzano.
• Il 55% dei medici ha più di 55 anni, evidenziando un potenziale problema di ricambio generazionale nei prossimi anni.
• Infermieri: L'Italia presenta un deficit significativo di infermieri rispetto agli standard UE, con 6,5 infermieri ogni 1.000 abitanti, per un totale stimato di più di 365.000 infermieri.
Sfide per il futuro
• Persistono disparità regionali nei servizi sanitari.
• L’invecchiamento della popolazione esercita pressioni sul sistema sanitario.
• È necessaria una maggiore attenzione agli investimenti nella medicina territoriale e nella digitalizzazione per affrontare le sfide emergenti.
Infrastrutture, Accessibilità e Qualità delle Cure
L'Italia offre una buona accessibilità ai servizi sanitari, sebbene vi siano alcune criticità legate alle infrastrutture, ai tempi di attesa e alla copertura dei servizi sanitari.
Infrastrutture e Copertura dei servizi
La maggior parte delle cure è garantita dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN), ma le cure odontoiatriche non sono universalmente coperte. Nel paese si contano circa 1.000 ospedali, di cui il 51% è di gestione pubblica. Ci sono oltre 9.000 strutture di Assistenza Specialistica Ambulatoriale, con il 40% gestite pubblicamente, e più di 20.100 farmacie, di diverse tipologie (commerciali, di quartiere, rurali), che assicurano una farmacia ogni 3.000 abitanti.
Tempi di Attesa e Cure Specialistiche
Per quanto riguarda i tempi di attesa per visite specialistiche e interventi chirurgici sono spesso lunghi, con significative differenze tra il Nord e il Sud del paese. Molti pazienti scelgono di ricorrere alla sanità privata per ridurre i tempi di attesa, evidenziando la necessità di un rafforzamento del servizio pubblico.
Infine, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede 16,1 miliardi di euro per rafforzare il sistema sanitario, migliorare la digitalizzazione e potenziare la medicina territoriale.
Opinioni degli italiani
L'opinione pubblica gioca un ruolo fondamentale nella definizione delle priorità sanitarie. La percezione dei cittadini mette in evidenza la necessità di migliorare l’accesso ai servizi e ridurre i tempi di attesa.
• Nel 2019, il 20% degli italiani ha avuto un disturbo mentale (pari alla media UE).
• Il 20% degli italiani adulti indica acquistare regolarmente OTC.
• Il 2% della popolazione ha riferito bisogni sanitari non soddisfatti.
• Il 25% degli italiani indica che il tempo di attesa è la principale criticità sanitaria.
• Quasi il 10% indica la distanza o le difficoltà nei trasporti.
• Più del 40% usa un’app di salute sul proprio smartphone.
• Più del 30% cerca informazioni sulle proprie malattie online, soprattutto sui sintomi.
Conclusioni
L'Italia vanta una delle aspettative di vita più elevate in Europa, grazie a un sistema sanitario efficace nel ridurre la mortalità prevenibile. Tuttavia, permangono disuguaglianze regionali significative nell'accesso alle cure e nella qualità dei servizi offerti. La crescente incidenza di fumo e inattività fisica sta aumentando il rischio di obesità e di malattie croniche nel futuro.
Inoltre, il numero di medici è in diminuzione e il personale sanitario sta invecchiando rapidamente, il che presenta sfide importanti per la sostenibilità del sistema. I piani di investimento come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e il Piano Oncologico Nazionale si propongono di rafforzare la digitalizzazione, la medicina territoriale e le iniziative di prevenzione.
La salute mentale emerge come un'area prioritaria, con la necessità di attuare nuove riforme per migliorare i servizi e alleviare il carico delle malattie psichiatriche. È fondamentale anche incrementare il numero di infermieri e rinnovare il personale medico esistente.
In questo contesto, la digitalizzazione e lo sviluppo della sanità territoriale sono considerate priorità per il futuro. La prospettiva per il sistema sanitario italiano dipenderà dalla capacità di implementare riforme strutturali, migliorare la gestione delle risorse umane e garantire un accesso più equo alle cure per tutti i cittadini.

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