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Sclerosi Multipla nella Pratica: Progressi, Sfide e Futuro della Malattia

  • Immagine del redattore: 2Logical
    2Logical
  • 30 mag
  • Tempo di lettura: 4 min

In occasione della Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla del 30 maggio, 2Logical ha intervistato neurologi dall’Italia, Portogallo e Spagna, con l’obiettivo di offrire una fotografia aggiornata e multidisciplinare dell’evoluzione clinica, terapeutica e organizzativa nella gestione di una malattia che colpisce milioni di persone nel mondo.


Dalla diagnosi precoce all’intelligenza artificiale, passando per la sfida delle forme progressive, questo articolo restituisce una visione integrata della Sclerosi Multipla (SM), arricchita dal contributo di esperti come il Dr. Orofino, dirigente medico di Neurologia presso il Policlinico Universitario di Cagliari. 


 

Più Strumenti, Maggiore Complessità

Tutti gli specialisti concordano: negli ultimi cinque anni, la gestione della SM ha compiuto progressi significativi. Sono aumentate le opzioni terapeutiche e si è rafforzata la personalizzazione degli approcci.


La gestione è oggi fortemente orientata all’immunomodulazione, molto più di quanto lo fosse in passato,” sottolinea il Dr. Orofino, che evidenzia anche il crescente impiego di terapie ad alta efficacia (HET) nella fase iniziale della malattia.


Dal Portogallo si osserva un’accelerazione nell’avvio dei trattamenti dopo la diagnosi, mentre dalla Spagna emerge un impegno verso una medicina sempre più centrata sul profilo individuale del paziente. A livello europeo, cresce l’attenzione verso progressione, atrofia cerebrale e risposta terapeutica come nuove frontiere del monitoraggio clinico.

 


Forme Progressive e il Bisogno di Biomarcatori

Nonostante i successi, i neurologi sottolineano un bisogno urgente: terapie efficaci per le forme progressive della SM, in particolare la Primaria Progressiva (PPMS). Gli attuali approcci terapeutici mostrano ancora limiti significativi nel rallentamento della progressione della disabilità.


“Ci mancano ancora trattamenti integrati per combattere la progressione della disabilità,”. Una criticità che il Dr. Orofino condivide, sottolineando anche la carenza di una rete di assistenza diffusa, non solo in termini medici ma anche psicologici, assistenziali e riabilitativi."


 

Nuovi Profili di Pazienti e Bisogni Non-Soddisfatti

Il profilo clinico dei pazienti alla diagnosi sta cambiando. I neurologi riportano una maggiore variabilità in termini di età, sintomatologia e forma clinica. Alcuni specialisti italiani hanno osservato una maggiore reattività immunitaria, mentre in Portogallo si registra un aumento della prevalenza e una maggiore aggressività sin dall’esordio.


Tra i bisogni non soddisfatti spiccano:

  • Trattamenti per PPMS e SPMS

  • Controllo della progressione indipendente dalle ricadute (PIRA)

  • Miglior gestione dei sintomi invisibili (fatigue, dolore, declino cognitivo)

  • Accesso a team multidisciplinari e programmi di riabilitazione

  • Personalizzazione delle terapie, supportata da biomarcatori

 


Qualità della Vita e l’Impatto Psicosociale

Alla domanda su quali aspetti della SM siano sottovalutati nella ricerca o nella pratica clinica quotidiana, i neurologi hanno indicato diverse aree.


L’etiopatogenesi della malattia rimane una preoccupazione centrale per alcuni, così come i fattori ambientali. Altri hanno evidenziato la “qualità della vita e l’indipendenza dei pazienti rispetto ai caregiver”, l’“impatto cognitivo e psichiatrico” e la “fatica e i cambiamenti nella sfera emotiva”. È stata inoltre menzionata la capacità di prevedere le ricadute.

 


La Terapia Ideale e la Visione per il Futuro

Nella ricerca della terapia ideale, i neurologi auspicano un trattamento con "alta efficacia, alta sicurezza e praticità (orale o a bassa frequenza)". Ci si attende una terapia anche "con alta aderenza e tollerabilità", e capace di "riparare e neuroproteggere". La capacità di "prevenire la progressione" è un desiderio condiviso.


Il Dr. Orofino ritiene che la terapia ideale dovrebbe essere: efficace, facile da usare e ben tollerabile; possibilmente assumibile al domicilio.


La visione per i prossimi 10 anni è di speranza, ma anche realismo. Ci si aspetta "nuove terapie e nuove conoscenze sull’eziologia", "più pazienti con SM ma con meno disabilità", e "un miglior controllo della malattia e della sua progressione".


La cronicizzazione della malattia con una buona qualità di vita rappresenta un obiettivo, così come lo sviluppo di “terapie più efficaci per le forme progressive e terapie riparative”.

Per molti medici italiani, la medicina personalizzata sarà la chiave del futuro.

 


Il Ruolo dell’Intelligenza Artificiale

Nel contesto della SM, l’Intelligenza Artificiale è vista come uno strumento promettente per la futura gestione della malattia.


Per il Dr. Orofino, l’intelligenza artificiale aiuterà “nella scelta dei trattamenti e nella previsione degli effetti a lungo termine”, migliorando la precisione e la tempestività delle decisioni cliniche.

 


Priorità nella Ricerca

Se potessero guidare nuove linee di ricerca, gli specialisti punterebbero su:

  • Eziologia e fattori ambientali

  • Terapie per forme progressive e biomarcatori precoci

  • Neuroprotezione e rimielinizzazione

  • Fisiopatologia della SM


Il Dr. Orofino orienterebbe la sua ricerca verso tecniche per veicolare i farmaci a siti specifici del sistema nervoso.

 

 

Un Messaggio di Speranza e Collaborazione

Il percorso dei pazienti con SM è complesso e individuale, ma i progressi nella comprensione e nel trattamento della malattia sono notevoli.


Le prospettive condivise dai neurologi dimostrano un impegno continuo nel migliorare la qualità della vita dei pazienti e alimentano la speranza di un futuro in cui la SM sarà gestita in modo sempre più efficace e personalizzato.


La collaborazione tra ricercatori, clinici, industria farmaceutica e, soprattutto, pazienti e le loro associazioni continuerà a essere la forza trainante per un futuro in cui la Sclerosi Multipla potrà essere gestita in modo sempre più efficace e personalizzato. 

 

 

Ringraziamenti

2Logical desidera ringraziare sinceramente i neurologi che hanno condiviso con generosità le loro conoscenze e visioni strategiche.

Un particolare ringraziamento al Dr. Orofino per il contributo.


Hanno partecipato inoltre:

  • Dr. Roberto Bergamaschi (Italia)

  • Dr.ssa Franca Bilora (Italia)

  • Dr.ssa Iodice (Italia)

  • Dr.ssa Menichetti (Italia)

  • Dr. Paolo Bellantonio (Italia)


Oltre ai nomi sopra elencati, hanno partecipato altri medici esperti nella gestione della Sclerosi Multipla che, pur preferendo non essere identificati, hanno fornito contributi preziosi ai contenuti di questo articolo. A tutti loro va il nostro più sentito ringraziamento.

 
 
 

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