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Comprendere il Patient Journey: Una Priorità per un’ Assistenza Sanitaria più Efficace

  • Immagine del redattore: Chiara Rinaldi
    Chiara Rinaldi
  • 11 lug
  • Tempo di lettura: 3 min
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Viviamo un momento di profondi cambiamenti nel settore sanitario. Le innovazioni terapeutiche si moltiplicano, il processo di digitalizzazione accelera e i modelli organizzativi si evolvono.


Eppure, una domanda chiave resta aperta: abbiamo davvero una chiara visione di ciò che vive un paziente durante il suo percorso di cura in Italia?


Il Patient Journey va oltre una semplice sequenza di tappe cliniche. Rappresenta un intreccio di emozioni, aspettative, ostacoli e decisioni – elementi spesso invisibili alle metriche tradizionali.


Comprendere questo percorso non è solo un atto di empatia: è un vantaggio strategico per chi progetta, gestisce o innova i servizi sanitari.



Perché parlare oggi di Patient Journey?

In un sistema sanitario sempre più frammentato, con tempi d’attesa in aumento, disparità regionali e un forte carico su medici di base, mappare l’esperienza del paziente diventa uno strumento essenziale. Significa:

  • Offrire una visione olistica, che include bisogni sociali, emotivi e logistici dei pazienti

  • Identificare punti critici, come:

    • Il tempo medio per una prima visita endocrinologica in alcune ASL supera i 180 giorni;


    • Il passaggio ospedale-territorio nei pazienti oncologici è spesso percepito come “abbandono terapeutico”, secondo dati raccolti dall’ AIOM;


    • Comprendere fattori che influenzano l’aderenza terapeutica. Nel diabete tipo 2, ad esempio, solo il 30% dei pazienti italiani mantiene una continuità terapeutica adeguata, anche per mancanza di educazione terapeutica;


    • Evidenziare criticità – un esempio sono i pazienti con BPCO (bronco-pneumopatia cronica ostruttiva) spesso non ricevono follow-up dopo la dimissione ospedaliera, aumentando il rischio di riospedalizzazione.



Alcuni Esempi reali

➤ Oncologia

Un paziente in cura a Milano racconta:“Dal momento della diagnosi alla prima terapia sono passati tre mesi. In quel tempo nessuno mi ha chiamato o spiegato cosa fare.”➡ Questo evidenzia un vuoto relazionale tra diagnosi e trattamento, che potrebbe essere colmato con la figura del navigatore o tutor clinico.


➤ Malattie rare

Un caregiver pugliese riferisce:“Ogni specialista chiede esami diversi, ma nessuno parla con gli altri. Mio figlio è seguito in quattro ospedali.”➡ La frammentazione dell’assistenza genera stress e inefficienze che si potrebbero evitare.


➤ Diabete

Secondo il rapporto dell’Osservatorio Arno Diabete, molti pazienti seguiti solo dal medico di base non ricevono screening per la retinopatia o consulenze nutrizionali.➡ Mappare il Patient Journey aiuta a individuare queste “zone cieche” del percorso di cura.



Come si costruisce un Patient Journey in Italia?

Costruire una Patient Journey efficace richiede un approccio integrato, che unisca:

  • Metodi qualitativi, come interviste, diari, studi etnografici con pazienti e caregiver

  • Analisi delle fonti amministrative, come flussi SDO, ticket, ricette

  • Sessioni di co-design, coinvolgendo ASL, clinici e associazioni di pazienti

  • Tecniche innovative, come il social listening e i sondaggi digitali, per cogliere in tempo reale percezioni e vissuti


Questa combinazione permette di costruire una mappa completa del percorso, identificare barriere e punti critici, e trasformare i dati in raccomandazioni pratiche per migliorare l’esperienza del paziente e i risultati clinici.



Comprendere per trasformare

Studiare il Patient Journey non è solo un esercizio analitico. È un’opportunità per ripensare il sistema sanitario, spostando il focus dal servizio alla persona. Conoscere ogni fase del percorso — barriere, emozioni, silenzi — consente di riprogettare processi, comunicazioni e interventi. E, in ultima analisi, di contribuire alla costruzione di un Servizio Sanitario Nazionale più giusto, umano e sostenibile.



Chiara Rinaldi - Key Account Manager @2Logical
Chiara Rinaldi - Key Account Manager @2Logical

 

Cosa fa 2Logical?

In 2Logical, collaboriamo con aziende farmaceutiche, ASL e istituzioni per:

  • Mappare il Patient Journey per patologie ad alto impatto (oncologia, diabete, scompenso cardiaco…)

  • Integrare strumenti di intelligenza artificiale per analizzare dati qualitativi e quantitativi

  • Tradurre i risultati in strategie concrete: comunicazione, accesso, supporto, engagement


 
 
 

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